È nata l’Asse.Co., asseverazione rilasciata dai consulenti del lavoro per certificare la
regolarità delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro. L’iniziativa, promossa
dal Ministro del Lavoro Giovannini e dalla presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, è finalizzata allo sviluppo e alla diffusione
della cultura della legalità. ” Un grande passo avanti verso la semplificazione con
l’attribuzione di una nuova funzione per i consulenti del lavoro, chiamati a diventare i
notai del rapporto di lavoro regolare”, ha dichiarato Marina Calderone.
LA PROCEDURA
I datori di lavoro interessati ad avere rilasciata l’asseverazione, che opera su base
facoltativa e quindi non obbligatoria, possono chiedere l’asseverazione per il tramite del
consulente del lavoro.
A tal fine, sarà necessario allegare all’istanza due dichiarazioni di responsabilità: una del
datore di lavoro, l’altra del consulente del lavoro.
a) la dichiarazione di responsabilità, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, rilasciata dal datore
di lavoro ovvero dal soggetto delegato alla gestione del personale, riguarda la non
commissione di illeciti in materia di lavoro minorile, tempi di lavoro, lavoro nero,
sicurezza sul lavoro e più in generale di quanto non a conoscenza del professionista;
b) la dichiarazione di responsabilità, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, del Consulente del
Lavoro in ordine a quanto di propria diretta conoscenza , come ad esempio il rispetto
della contrattazione collettiva e la verifica della sussistenza dei requisiti per il rilascio del
Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), per come risultano al
professionista alla data di asseverazione.
Gli elementi oggetto di specifica dichiarazione sono dettagliati in appositi allegati alla
convenzione.
RESPONSABILITÀ
Per prevenire abusi, datori di lavoro e consulenti del lavoro saranno passibili di sanzioni
penali nel caso di dichiarazioni non veritiere.
Trattandosi di responsabilità penale, ognuno risponderà personalmente di quanto avrà
dichiarato, senza riflessi sull’altro soggetto coinvolto.
Pertanto, nel caso di dichiarazione mendace del datore di lavoro in ordine ad esempio
alla mancata occupazione di lavoratori irregolari, non potranno sortire conseguenze in
capo al consulente del lavoro che avrà dato l’assenso al rilascio dell’ASSE.CO..
I consulenti incorrono invece nelle sanzioni disciplinari già previste dalla legge
n.12/1979.
CHI LA RILASCIA
Viene rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, anche per
il tramite della Fondazione Studi, entro 30 giorni dall’istanza ed avrà validità annuale,
salvo la perdita dei requisiti che ne hanno consentito l’emissione.
A tal fine, il consulente del lavoro che ha dichiarato quanto necessario per il rilascio,
verifica con periodicità quadrimestrale il mantenimento dei requisiti.
In caso contrario, comunicherà immediatamente al Consiglio Nazionale la perdita della
regolarità.
L’elenco dei datori di lavoro che hanno ottenuto la ASSE.CO., gestito dal Consiglio
Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, sarà pubblicato sul sito del Consiglio
Nazionale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sarà liberamente
consultabile.
I REQUISITI DEI CONSULENTI DEL LAVORO
Possono svolgere tale funzione solo i consulenti del lavoro che svolgono l’attività in
forma di lavoro autonomo e che risultino appositamente formati rispetto alle procedure di
asseverazione. A tal fine, il Consiglio Nazionale individuerà i requisiti necessari nonché i
percorsi di formazione obbligatoria.
LA FINALITÀ ED I VANTAGGI
Gli effetti dell’asseverazione consistono:
1) previsione che gli accessi ispettivi presso i datori di lavoro si orienterà in via prioritaria
nelle imprese che non siano in possesso dell’asseverazione. Restano salve le attività di
vigilanza relative a specifiche richieste di intervento ispettivo; indagini demandate
dall’autorità giudiziaria o amministrativa; controlli a campione finalizzate alla verifica della
veridicità delle dichiarazioni in base alla disciplina vigente;
2) ferma restando la disciplina vigente in materia di responsabilità solidale,
l’asseverazione potrà essere utilizzata nell’ambito degli appalti privati ai fini della verifica
della regolarità delle imprese e il personale ispettivo ne tiene conto nell’ambito di
eventuali accertamenti.
È inoltre aperta la possibilità per le parti firmatarie del protocollo di intesa, di individuare
ulteriori ipotesi di applicazione della ASSE.CO.
L’asseverazione può essere utilizzata da soggetti terzi, pubblici e privati, ad ogni fine
ritenuto coerente con le finalità perseguite dal protocollo e riconducibili al riconoscimento
della regolarità dei comportamenti del datore di lavoro in materia di lavoro e legislazione
sociale.